Un successo la 86ª edizione della Sagra dell'Uva!

A distanza di due mesi ecco il bilancio estremamente positivo della 86° Sagra dell’Uva di Cupramontana. Quattro giornate di appuntamenti per il Comune di Cupramontana dal Giovedì 28 Settembre a Domenica 1° ottobre.

Come ogni anno: concerti in piazza (Cover Band “Ma che musica…Raffaella Carrà!”, Mudimbi, PopX, Cosmo, Enrico Capuano e la Tamurriata Rock Band, i Sud Sound System, Gianluca Impastato e i Cugini di Campagna); balli tradizionali e canti popolari, gli stand gastronomici “Le Cappanne” e, ovviamente, il tradizionale Palio della Pigiatura del Sabato e la sfilata dei carri allegorici della Domenica.

I dati ufficiali ricevuti da Ciaoticket sugli ingressi alla 86° Sagra dell’Uva, confermano compresi i residenti 22.289 biglietti venduti, ai quali si aggiungono la presenza dei 600 volontari che operano all’interno della Sagra (componenti spettacoli, collaboratori pigiatura, collaboratori sfilata carri, sicurezza) e le presenze alla serata inaugurale gratuita del giovedì, per un totale di 32.403 presenze dal giovedì alla domenica.

22.289

biglietti venduti

32.403

presenze

600

volontari

Le parole del Sindaco Enrico Giampieri: “Le scelte hanno confermato le nostre aspettative, la sfilata dei carri è stata meravigliosa e l’entusiasmo dei ragazzi cuprensi è salito alle stelle con una partecipazione di ragazzi nella realizzazione dei carri aumentata dai 160 dello scorso anno ai *240 e oltre* di quest’anno.

Per l’organizzazione, gli operatori degli stand, le associazioni, i volontari, i carristi, i dipendenti comunali, sono state settimane intense anche accompagnate dal bel tempo che ci hanno riportato ai bei tempi.

Fondamentali le collaborazioni per la riuscita: i carristi, le associazioni che hanno allestito gli stand, l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile di Cupramontana e Staffolo, Associazione Carabinieri in congedo di Cupramontana, Croce Verde, Polizia Municipale, i dipendenti comunali e tutti i volontari.

A tutti loro è diretto il mio ringraziamento.

L’86esima Sagra dell’Uva di Cupramontana è stata organizzata dalla Fondazione Sagra dell’Uva Cupramontana grazie al contributo della Fondazione Carifac, della Regione Marche degli sponsor Panatta srl e Faber ed altri che sono stati valorizzati anche attraverso le pagine dell’opuscolo ufficiale della Sagra.

Un ringraziamento particolare va alle forze dell’ordine la cui presenza ha garantito la buona riuscita dell’evento e ai concittadini.

Tutto si è svolto con tranquillità ed ordine, grazie alle importanti e sempre maggiori misure di sicurezza adottate e alla responsabilità del pubblico che, ogni anno, ci onora della sua presenza, festeggiando in amicizia e con intelligenza.“

Arrivederci alla 87° Sagra!


Menù degli Stand 2023

Scopri il menù della Sagra dell'uva di Cupramontana e...

Buon appetito!

1. A.S.D. CALCIO CUPRAMONTANA
Polenta / tagliatelle / gnocchi con stoccafisso, papera, boscaiola
Coniglio in porchetta
Arista di maiale con fave

2. CANTINA PIERSANTI
Gramigna al fumè
Gnocchi alla papera
Coniglio in porchetta
Stinco di maiale
Gnocchi e tagliatelle al cinghiale

3. CANTINA CHERUBINI
Tagliere di salumi e formaggi con crescia
Pasta al forno
Gnocchi / tagliatelle con papera e boscaiola
Piadine miste
Arrosticini

4. CIRCOLO IL SOLENGO CACCIATORI
Gnocchi / tagliatelle / polenta al cinghiale e alla papera
Spezzatino di cinghiale
Bistecche, salsicce e patate fritte.

5. ZENA ENOSTAND
Pizza Margherita, Diavola, 4 formaggi
Cresce farcite con bistecca, salsiccia
erbe e pecorino, stracciatella e alici
Chips
Olive all’ascolana
Cremini

6. CUPRA BASEBALL
Pennette alla vodka
Chitarrine dell’adriatico
Frittura di pesce
Seppie e piselli
Coda di rospo in porchetta
Polenta con pesce / papera

7. CANTINA VALLEROSA BONCI
Little Italy (tagliatelle al ragù con polpettine)
Tu vuó fa l’americano (strozzapreti al fumè con bacon e scaglie di cheddar)
Tortellini ragù / norcina
Tagliatelle / gnocchi all’aragosta
Hamburger Maxi + patatine
Pullet pork + patatine
Lobster roll con aragosta + patatine
E tanto altro….
NOVITÀ!
Empire Hot Dog
Maxi Hot Dog (70 cm) + patatine

8. BANDA MUSICALE “N. BONANNI”
Gnocchi / polenta / tagliatelle con ragù d’oca o ragù bianco del contadino
Trippa alla Lina
Fagioli de nuà
Maialino al forno con patate

9. GRUPPO FOLCLORISTICO MASSACCIO
Gnocchi / polenta / tagliatelle con papera, boscaiola e stoccafisso
Coniglio in porchetta
Stoccafisso al forno con patate
Cresce di polenta fritte e alla brace
Patatine e olive all’ascolana
Focaccia farcita

10. ASSOCIAZIONE PROCUPRA
Panini con porchetta / prosciutto / ciauscolo e pecorino
Aperi-vino (piattino con focaccia, prosciutto crudo, ciauscolo, pecorino, bruschetta con pomodorini)
Aperi-vino vegetariano (piattino frittatina, pecorino, olive, bruschette con olio e con pomodorini)
Biscotto di mosto con nutella
Dolcetti secchi

Gli stand

      1. Asd Calcio Cupramontana
      2. Cantina Piersanti
      3. Cantina Cherubini
      4. Circolo il Solengo
      5. Zena Enostand
      6. Cupra Baseball
      7. Cantina Vallerosa Bonci
      8. Banda Musicale N. Bonanni
      9. Gruppo Folcloristico Massaccio
      10. Associazione Procupra

Scarica il menù degli stand (PDF 2 MB)

Strada del Gusto

L’Associazione Strada del Gusto è nata nel 2017 allo scopo di favorire la cooperazione e lo scambio tra le aziende vitivinicole di Cupramontana, in particolare a livello di promozione e tutela del patrimonio storico e ampelografico del territorio cuprense.

L’associazione oggi è composta da 10 cantine (Vallerosa Bonci, Colonnara, Sparapani, La Distesa, Ca’Liptra, Quaresima, Cherubini, La Marca di San Michele, Di Giulia, Colle Jano) e 1 birrificio agricolo (Molesto), tutte realtà che fanno filiera completa nel comune di Cupramontana e ne custodiscono e valorizzano il patrimonio agricolo e paesaggistico.

Inoltre, l’associazione gestisce l’enoteca comunale ENOCUPRA, sita nel complesso museale del MIG – Musei in Grotta, con apertura settimanale e vendita diretta/mescita dei vini e delle birre di Cupramontana, e con un calendario di degustazioni rivolte a sommelier, giornalisti o semplici appassionati interessati ad approfondire la storia vinicola locale, conoscere meglio le singole aziende e le specifiche annate.

Durante il periodo primaverile ed estivo, infine, il giardino dell’enoteca si anima ospitando eventi, concerti e presentazioni di libri, organizzati dall’associazione stessa o dall’amministrazione comunale.


Premio nazionale etichetta d'oro

Il 24 settembre si svolgerà a Cupramontana presso il MIG, Museo in grotta, il Premio nazionale etichetta d’oro.
Giunto alla trentesima edizione, come di consueto negli ultimi anni, una giuria di esperti si occuperà di individuare i vincitori di nove categorie e l’attribuzione dei riconoscimenti: etichette per vini bianchi, etichette per vini rossi, etichette per vini rosati, etichette per vini spumanti, etichette birra, etichette distillati e liquori, premio speciale Mig CreArte in etichetta, premio speciale Mig innovazione in cantina.

Con questo Premio, il Comune di Cupramontana e La Fondazione Sagra dell’Uva intendono esaltare tutti gli aspetti che caratterizzano la produzione vitivinicola nazionale e dei birrifici artigianali. Le etichette premiate sono esposte anno per anno, nella sezione dedicata, all’interno del Mig (Musei in grotta) e vanno ad incrementare il ricco patrimonio già esistente.

Quest’anno l’evento conclusivo è stato posticipato di tre settimane affinché, insieme al grande Verdicchio, la premiazione sia una vera e propria anteprima della ottantaseiesima Sagra dell’uva.

Nella stessa giornata, subito dopo la premiazione è previsto un momento conviviale, durante il quale saranno proposte le degustazioni dei vini locali e non.
A fare da sottofondo musicale ci sarà il gruppo “Julia Shore”, una miscela di jazz, swing e raffinatezza.

La giuria sarà composta da:

Maria Loreta Pagnani
Designer della comunicazione visiva

Utilizza il linguaggio visivo per progettare forme di comunicazione personalizzate e funzionali su temi della cultura del territorio. Titolare dello studio Elp Design a Senigallia, dal 2022 è membro del Consiglio direttivo AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva. Si è formata al Centro Sperimentale di Design CNIPA di Ancona, ha frequentato il Master sulla Comunicazione, Management e nuovi Media all’Università della Repubblica di San Marino, studia tuttora temi vicini alla professione.

Roberta Manzotti
Graphic designer e art director

Da oltre 30 anni nel campo del design, è titolare dello studio RossodiGrana. Cura l’identità visiva di progetti culturali, festival, eventi ed esposizioni destinati a istituzioni pubbliche, enti, aziende, musei,
università e fondazioni con attenzione alla valorizzazione del made in Italy, dei territori, della cultura d’impresa. È stata docente all’ISIA di Urbino, esperto ADI e Consigliere Nazionale AIAP. Nel 2022 vince il
bando nazionale Fondo Impresa Femminile con il progetto Montessori Mood.

Andrea Castelletti
Direttore creativo

Direttore creativo e designer multidisciplinare. Si occupa di consulenza strategica e direzione creativa per progetti di packaging, branding e pubblicità, con un focus particolare sull’industria del vino, delle acque e delle bevande alcoliche. Nel corso della sua carriera ha lavorato a diversi progetti internazionali per clienti come Pepsi, Lavazza, Barilla, Technogym e McDonald’s. I suoi lavori hanno ottenuto più di 70 riconoscimenti nazionali e internazionali.

Marco Goran Romano
Illustratore e designer

Marco Goran Romano è un illustratore e designer pugliese che vive e lavora a Jesi. Dal 2011 al 2015 ha svolto l’attività di resident illustrator all’interno della redazione italiana di WIRED magazine, a Milano, e in seguito ha co-fondato lo studio Sunday Büro operante nell’ambito del lettering e del type design. Nel 2011 è stato inserito nella lista dei 10 migliori giovani designer stilata dal settimanale americano Adweek. In quegli stessi anni il suo lavoro è stato più volte premiato dalla Society of Publication Designer di New York, da Communication Arts, Applied Arts e Creative Quarterly. Inoltre è stato nominato da Print magazine come uno tra i 20 Under 30 – New Visual Artists del 2014, mentre nel 2016 e nel 2018 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro per l’Illustrazione (categoria Design) da parte dell’Associazione Autori di Immagini.

Francesco Perticaroli
Graphic designer e Art Director

Francesco opera presso lo studio Zup Design di Perugia/Milano, è specializzato in grafica editoriale, brand identity, information design e progettazione di interfacce web e digitali.

Nel corso delle trenta edizioni il Premio è cresciuto, cambiato e ha permesso a Cupramontana di raggiungere tutto il territorio nazionale con identità vitivinicola. Negli anni la visione più dinamica e aperta del Concorso ha consentito di ampliare il numero di categorie da premiare e quindi di introdurre le sezioni riservate alle birre artigianali e ai distillati.
L’unicità del luogo dove vengono esposte le etichette premiate, insieme a migliaia di altri già in esposizione e l’originalità del museo hanno incoraggiato nel tempo la donazione di collezioni private e non.

Di recente il Comune di Cupramontana, durante una cerimonia di consegna appositamente organizzata, ne ha ricevute diverse dalla famiglia Aguzzi e ha intitolato la Sala in cui sono state collocate allo stesso architetto Ippolito Aguzzi in arte “Pollino”.
La collezione oggi è adeguatamente conservata in una delle sale del museo ed è visitabile e consultabile.


‘STANNO SÈMO A OTTANTASEI

‘STANNO SÈMO A OTTANTASEI
(OTTANTASEESIMA SAGRA DELL’ ÛA)
CUPRAMONTANA 2023

‘Stànno sèmo
a ottantasei
ma pé’ Sagra
edè niè,
sémpre frésca
cóme u mónte
quànno
névica vemmè’.
Frésca cóme
‘a primavèra
quànno i fiùri
stà a sboccià’,
quànno canta
l’uccéllitti
e te pare
de sognà.
Frischi è pùre
I Gióinòtti
che có’ ‘l còre
e có’ ‘a passió’,
fà ‘lli carri
tàntu vélli
che te smòe
l’emozió’.
Quànta scènte
ce se ‘mpegna
pé’ fà’ di’
a chi vène su:
“Quàntu è bbèlla
‘a Sagra vòstra,
nó’ ve pò’
fregà’ nisciù”.
Se venésse gió
i Marziani:
qualcù’ dice
che ce stà!

chiaméria
subbitu a móie
a veni’ gió a bè’
e a magnà’.
A magnà’, sci,
nti e cappànne
tùtta ‘a rròbba
fàtta a mà’,
pappardèlle,
tajatèlle,
stoccàfissu
e baccalà. (1)
E ó Verdicchiu?
Què facèmo?
Nó’ ó volèmo
mintuà’?
Edè ‘a cósa
più preziósa,
l’òro “niru”
pè’ nuà’.
Pè’ nuà
e pè’ i Vignaró li
che ó Verdicchiù
‘ó sa trattà’,
tùtti l’anni
tira fòri
‘na delizia:
“che bontà”:
Adè’, però, penzàmo
a ‘sta seràta,
aprèmo ‘e pòrte
a chi vòle ‘bboccà’.
Stappàmo ‘na vuttija
de Verdicchiu:
eppó’, conténti,
ce stregnémo ‘a mà’.

Giuseppe Galeazzi


Cupramontana: Il grande verdicchio 2023

La varietà di stili e interpetazioni all’interno di una Denominazione Grande come quella dei Castelli di Jesi; la variabilità di suoli e microclimi all’interno delle sottozone di un Comune Grande dal punto di vista della superficie vitata e della storia enologica come Cupramon-tana. Ecco servito il Grande Verdicchio 2023.
Una sola uva. Centinaia di possibilità differenti. A seconda degli interpreti, delle soluzioni agronomiche, degli stili enologici, dei versanti collinari, della composizione dei suoli, della dinamica dei venti e delle temperature.
E allora più che di Verdicchio bisognerebbe parlare di Verdicchi, al plurale. E forse più an-cora che di verdicchio bisognerebbe parlare dei Castelli di Jesi e di Cupramontana, e di tutte le potenziali sottozone che una denominazione di origine vasta potrebbe e dovrebbe valorizzare.
Ne parleremo con due guide d’eccezione. Pierpaolo Rastelli, da anni degustatore di Vini d’Italia del Gambero Rosso, e Giorgio Fogliani, autore di numerosi libri sul vino editi da Possibilia Editore e collaboratore di diverse riviste di settore.

Venerdì 22 settembre 2023, ore 18:00

ENOCUPRA Musei In Grotta
Degustazione con PIERPAOLO RASTELLI
CASTELLI DI JESI: LO STATO DELLE COSE
Diversità stilistiche e aziendali all’interno di una grande Denominazione
Attraverso l’assaggio di una selezione di Verdicchio dei Castelli di Jesi si cercherà di capire lo stato dell’arte di una DOP sempre in bilico tra eccellenza e grandi numeri, tra una poten-zialità indubbia e acclarata e la persistente difficoltà di emergere nella competizione inter-nazionale.

Costo della degustazione 25 euro
Solo su prenotazione: stradadelgusto.cupramontana@gmail.com

Sabato 23 settembre 2023, ore 18:00

ENOCUPRA Musei in Grotta
Degustazione con GIORGIO FOGLIANI
CONTRADE DI CUPRAMONTANA
Degustazione di Verdicchio dell’annata 2019 provenienti dalle sottozone di Cupramontana
A una decina di anni dalla prima “zonazione” sperimentale dei vigneti di Cupramontana proveremo a verificarne pregi e difetti attraverso una degustazione orizzontale di vini pro-dotti nei diversi areali del Comune.

Costo della degustazione 25 euro
Solo su prenotazione: stradadelgusto.cupramontana@gmail.com


Cupramontana-Accoglie e lo sviluppo del turismo a Cupramontana

Esattamente vent’anni fa alcuni proprietari di B&B locali fondarono l’associazione “Cupramontana-Accoglie”. Questa iniziativa ha segnato l’inizio di uno sforzo per sviluppare il turismo nel nostro comune.
L’iniziativa si basava sulla convinzione della collaborazione tra le diverse strutture turistiche e che l’apertura del comune ai turisti (italiani e internazionali) avrebbe portato non solo vantaggi economici, ma anche un modo per valorizzare l’unicità, l’autenticità e la cultura di Cupramontana.

Nel corso degli anni Cupramontana-Accoglie ha lavorato intensamente per migliorare l’infrastruttura turistica generale, come una ricca e variegata offerta ricettiva, la gestione e lo sviluppo dell’ufficio turistico e del MIG | Musei In Grotta, sviluppo di 2 siti web multilingue ( www.turismo-cupramontana.com & www.cupramontana-accoglie.it ), sviluppo di percorsi pedonali segnalati, caccia al tesoro per bambini, pubblicazione di una guida turistica, collaborazione con le autorità locali e regionali , promozione alle fiere delle vacanze,……
Si spera che il turismo a Cupramontana abbia portato non solo alla crescita economica, ma anche a un rinnovato senso di orgoglio tra la popolazione locale. Gli sforzi per promuovere il comune hanno portato a un maggiore apprezzamento per la propria storia e cultura.

Come vediamo il futuro del turismo a Cupramontana e quali punti di attenzione sono importanti;

    1. Cultura e patrimonio: la conservazione e la promozione del patrimonio culturale e storico di Cupramontana rimane essenziale.
    2. Enoturismo: il paesaggio dei vigneti del Verdicchio potrebbe trasformarsi in una grande attrazione turistica. È probabile che l’enoturismo continui a crescere, con più cantine che accolgono i visitatori per degustazioni, tour e attività educative sulla produzione di vino.
    3. Esperienze culinarie: la cucina locale e le tradizioni culinarie giocano un ruolo centrale nell’attrarre i visitatori. La promozione di prodotti e piatti tradizionali, laboratori di cucina e mercati alimentari può dare ulteriore impulso al turismo.
    4. Ecoturismo e attività all’aria aperta: il bellissimo paesaggio intorno a Cupramontana offre opportunità per l’ecoturismo, percorsi pedonali e ciclabili e attività all’aperto. Evidenziare la bellezza naturale della regione può attrarre viaggiatori avventurosi.
    5. Sostenibilità: la consapevolezza della sostenibilità e del turismo responsabile sta crescendo in tutto il mondo. Cupramontana può continuare a investire in aspetti ambientali e iniziative per garantire che il turismo abbia un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità locale.
    6. Innovazione digitale e tecnologica: l’uso della tecnologia, come le app mobili per i tour, le piattaforme di prenotazione online e le esperienze virtuali, può migliorare l’esperienza turistica e attrarre i viaggiatori moderni.
    7. Eventi e festival: L’organizzazione di eventi culturali, festival musicali, mercatini dell’artigianato e mostre, non solo rivolti alla popolazione locale, può attrarre visitatori tutto l’anno e creare un’atmosfera vivace nel comune.
  1. 8. Collaborazione e marketing: la collaborazione continua tra la comunità locale, gli imprenditori ed le amministrazione è fondamentale per promuovere il turismo.

Negli ultimi 20 anni, Cupramontana-Accoglie ha aperto la strada al futuro del turismo. Con il continuo impegno, la collaborazione, l’innovazione e il rispetto per il suo patrimonio, Cupramontana può continuare a crescere come destinazione che offre ai visitatori nazionali e stranieri un’esperienza autentica, memorabile e arricchente. Il turismo può essere uno dei capisaldi che fa sì che Cupramontana resti viva e offra un futuro anche ai giovani.


L’era del riscaldamento globale: gli effetti dei cambiamenti climatici in viticoltura

di Paolo Sabbatini Professore Ordinario di Viticoltura, Università di Torino

La viticoltura, tra le attività agricole, è estremamente sensibile alle fluttuazioni di temperatura e umidità, nonché agli eventi climatici avversi come il gelo, la grandine e le ondate di calore. Negli ultimi anni, la produzione vinicola ha subito crescenti impatti strutturali dai cambiamenti climatici, plasmando il panorama enologico sia a livello nazionale che globale. Come sta evolvendo la produzione vinicola e in che modo questa evoluzione si riflette sulle caratteristiche sensoriali del prodotto finale? È possibile trasformare queste mutazioni in opportunità?

Cambiamenti Climatici e Viticoltura. I mutamenti climatici, hanno sollecitato l’umanità a cercare modi per gestire aumento delle temperature globali. La COP26 , ha affrontato l’aspetto della produzione alimentare, rivelando le sfide dei vertici internazionali. Sebbene tutte le industrie agricole siano colpite dai cambiamenti climatici, alcune colture, in particolare la viticoltura, sono particolarmente suscettibili, soprattutto agli eventi climatici estremi. Significative sono le vendemmie anticipate (di circa un mese in molte regioni del mondo) rispetto alle medie storiche e lo spostamento dei vigneti verso posizioni più elevate e settentrionali. Casi significativi includono l’estate del 2003 in Borgogna, con una produzione ridotta del 30%, e il 2017 in Italia, caratterizzato da gelate tardive e siccità successive. L’intensità delle grandinate, come dimostrato dalle tempeste di grandine del 2021 nell’Oltrepò Pavese, rappresenta ulteriormente una sfida significativa (Figura 1).

Rischi per Vigneti Storici. Uno studio condotto nel 2020 dall’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca Agronomica (INRA), pubblicato su PNAS, ha proiettato che un aumento di 2 gradi Celsius entro il 2050 potrebbe portare alla perdita del 60% delle attuali regioni vinicole nel mondo. In caso di aumento di 4 gradi Celsius entro il 2100, tale perdita potrebbe addirittura raggiungere l’85%. Questo studio, focalizzato su varietà internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Pinot nero, Riesling), suggerisce che le regioni mediterranee, in particolare Italia e Spagna, potrebbero subire una riduzione delle aree vitate più vocate di circa dal 60-70%. Infatti, in Italia, la temperatura media è aumentata di circa 1,7°C dai primi anni ’80, superando il dato globale di +0,8°C.

Scommettere sulla Diversità Biologica. Aumentare la biodiversità agricola potrebbe ridurre le perdite del 50% in un contesto a +2 gradi (2050) e del 33% in uno a +4 gradi (2100). Per questo motivo, la viticoltura deve comprendere l’adattabilità delle diverse varietà d’uva, soprattutto quelle autoctone ai mutati climi come pure introdurre portinnesti più resistenti alla siccità. Stimolare la consapevolezza e la sensibilità dei viticoltori, incoraggiandoli a sperimentare e prediligere nuove varietà, potrebbe favorire l’adattamento della viticoltura ai nuovo stress ambientali. ll destino delle storiche regioni vinicole dipenderà dalle decisioni politiche future e dall’adozione di innovative tecniche colturali da parte dei viticoltori.

Impatti dei Cambiamenti Climatici sulla Viticoltura. Uno studio pubblicato nel 2013 su PNAS, intitolato “Climate Change, Wine, and Conservation,” prevede un continuo spostamento verso nord e a quote maggiori dei vigneti del mondo. Lo studio propone anche soluzioni tecniche come e sviluppo di nuove varietà con caratteristiche simili alle coltivate, ma con maggiore resistenza al clima. La modifica delle denominazioni geografiche per consentire la coltivazione di varietà più resilienti ai cambiamenti climatici può rivelarsi un passaggio delicato ma cruciale. La ricerca su tecniche colturali, come sistemi di ombreggiamento e gestione della irrigazione – già impiegate in aree soggette a siccità – apporta un ulteriore contributo. In questo contesto, la regione Piemonte rappresenta un esempio tangibile di rapido cambiamento, con i vigneti per lo spumante Alta Langa che si sono spostati da altitudini di 250 metri a 800-1000 metri per preservare l’acidità. Al contrario, le uve autoctone come l’erbaluce e la barbera hanno tratto beneficio dall’aumento delle temperature. Nel Nord Europa, produttori di spumante britannici stanno investendo nel Sud e persino nella Scandinavia, adeguandosi a climi più caldi. L’aspettativa di una Scandinavia più calda, con potenziale per vini di alta qualità esportabili, guida tali investimenti.

Conclusioni e Prospettive Future. In sintesi, il rapporto tra cambiamenti climatici e viticoltura svela una trama intricata in continua evoluzione. Le sfide rappresentate dai mutamenti climatici sono significative: dall’anticipazione delle vendemmie ai cambiamenti organolettici dei vini, dagli stress idrici e stress termici alle gelate primaverili; questi sono solo alcuni degli aspetti tangibili dell’impatto. Tuttavia, è imprescindibile riconoscere che l’industria vinicola stia già adottando approcci creativi per adeguarsi alle nuove condizioni climatiche. Stimolare la biodiversità in vigna, esplorare nuove varietà e portainnesti resilienti al clima, adottare tecnologie di viticoltura di precisione e gestioni delle chiome innovative passi fondamentali verso un futuro sostenibile. Mentre alcune regioni potrebbero perdere le loro distintive caratteristiche vinicole, altre potrebbero emergere come nuovi fulcri di eccellenza enologica. L’esempio dei vigneti che si spostano verso nord e ad altitudini diverse dimostra come l’adattamento possa generare opportunità sorprendenti. Le sfide che la viticoltura affronta oggi non sono soltanto di natura tecnica, ma implicano anche decisioni politiche e strategiche a livello globale. La collaborazione tra comunità scientifica, produttori di vino e autorità è cruciale per sviluppare soluzioni innovative che assicurino la continuità e il successo dell’industria vinicola. Le prospettive future richiedono un impegno costante nella ricerca e nell’adozione di pratiche agricole sostenibili. La creazione di sistemi di coltivazione resilienti, l’ottimizzazione delle risorse idriche e il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate contribuiranno a plasmare un futuro vitivinicolo duraturo. Mentre affrontiamo l’impatto dei cambiamenti climatici sulla viticoltura, si aprono nuove frontiere di innovazione scientifica e conoscenza che potrebbero guidare il settore verso una coesistenza con l’ambiente in costante mutamento.

Figura 1. Danni da gelate tardive. Le gelate tardive rappresentano un pericolo significativo per i vigneti e possono causare danni devastanti alle viti e alla produzione di uva. Questi eventi climatici avversi si verificano quando le temperature scendono drasticamente dopo che le viti sono entrate nella fase di germogliamento o dopo la fioritura. Ciò può causare danni irreparabili alle gemme, ai fiori e alle giovani infiorescenze, influenzando negativamente la quantità e la qualità del raccolto.

Figura 2. Le scottature e la disidratazione sono problemi seri che possono colpire i grappoli di vite della varietà Verdicchio, causando danni significativi alla produzione dell’uva e alla qualità del vino. Questi fenomeni sono spesso associati a condizioni climatiche estreme e possono influenzare negativamente l’aspetto, il sapore e l’integrità delle uve.


Dal Sindaco Enrico Giampieri... ci siamo!

Ci siamo: da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre, la musica, il vino e la simpatia scorreranno a fiumi nel borgo in festa per la Sagra dell’Uva più antica delle Marche, la numero 86 per la precisione.

È la festa del raccolto, ma anche della fecondità della terra, in questa zona particolarmente ricca di vigneti coltivati e vocata al Verdicchio.

Più che mai la Sagra si prepara ad accogliere i visitatori, con spettacoli, folclore, danze, buona musica, carri allegorici, atmosfere allegre, spirito goliardico, fiumi di Verdicchio e il vero gusto della tradizione in tavola.
Andarci per tutti i marchigiani è un po’ una tradizione, oltre che una grande occasione di divertimento.
Ritrovarsi nella più antica Sagra delle Marche è come andare a visitare una “nonna super alla moda”, ogni anno sempre più “raffinata” che nonostante l’avanzata età richiama sempre più gente con un programma di assoluta qualità.

Gli ospiti scelti per questa edizione sono: MUDIMBI, DJ COSMO e DJ POP X, venerdì 29 settembre; ENRICO CAPUANO e i SUD SOUND SYSTEM, sabato 30 settembre; il comico GIANLUCA IMPASTATO e I CUGINI DI CAMPAGNA, domenica 1 ottobre.

Come sempre l’indiscusso protagonista delle quattro giornate di festa sarà il Verdicchio, un vino che invecchia bene (migliora con gli anni come la festa che lo celebra), un bianco anomalo con grandissime doti di longevità.
Proprio questo Nettare degli Dei dalle verdi sfumature, particolarmente fresco, guiderà il palato dei partecipanti alla Sagra alla scoperta del borgo di Cupramontana, la Capitale del Verdicchio, con quella nota di sapidità che lo caratterizza da sempre.
È semplice procurarsi durante i quattro giorni di festa un calice di Verdicchio e scegliere la modalità di assaggio, che può essere veloce e “amichevole”, negli stands gastronomici in piazza, accompagnata da un vigoroso brindisi tra amici; più riflessiva, rilassata e appartata nei suggestivi ambienti dei Musei in Grotta, con percorsi di degustazione guidata e chiacchiere di qualità tra un sorso e l’altro.

Fare il giro degli innumerevoli stands gastronomici e leggere i menù con tutte le succulente specialità marchigiane richiede tempo e fa automaticamente aumentare l’acquolina in bocca, ma indubbiamente ci aiuta nel decidere cosa e dove mangiare.
D’altra parte quando le nostre Signore Cuprensi scendono in campo e si mettono seriamente dietro ai fornelli, non ce n’è per nessuno.
Il mio consiglio per gli stands in questo caso è di provarne almeno tre, il numero perfetto, lasciandoci guidare dall’istinto e dalla curiosità festaiola, tanto la notte è giovane …

È questa una festa che richiede movimento perché ricchissima di stimoli che vanno colti: dai gruppi folcloristici e dagli stornellatori in giro per il borgo agli ospiti sul palco; dal suggestivo e competitivo Palio della Pigiatura (sabato 30 settembre) ai tradizionali Carri Allegorici (domenica 1 ottobre) che con creazioni ogni anno più fantasiose sfilano per le vie del centro storico.
Vivere in pieno la Sagra significa dunque immergersi nell’atmosfera festaiola e lasciarsi contagiare.

Cupramontana va guardata, annusata, gustata, ascoltata, girata e rigirata, e perché no, fotografata!