cappanne

‘e cappànne

Lungo l’anello del centro storico di Cupramontana potrai assaggiare il meglio delle Marche, presso gli stand enogastronomici, chiamati tradizionalmente ‘e cappànne.

Gli stand rappresentano le origini e la storia della Sagra. Le cappanne erano costruite prevalentemente in legno, con alcuni rinforzi metallici.
Ancora oggi i volontari delle associazioni rivestono le proprie strutture con edera e legno, decorando con uve bianche e rosse come da tradizione.
La Piazza e tutte le vie del borgo prendono vita! Passeggiare tra gli stand regala la sensazione di condividere e vivere ogni anno una nuova Sagra: sapori, aromi, voci e rumori, la musica fino a notte inoltrata, risate e divertimento.

All’interno di questi accoglienti ristoranti all’aperto troverai esperti della cucina culinaria tradizionale di Cupramontana, pronti a farvi assaporare i piatti tipici: tagliatelle al cinghiale o al pesce, gnocchi con papera, coniglio in porchetta, piccione ripieno, pasta al forno (i nostri cari “vincisgrassi”), carni alla brace e cresciole di polenta; ma anche la possibilità di scegliere un menù vegetariano.

Gli stand partecipano a un concorso dedicato, dove vengono premiati i più belli e i meglio realizzati, con in palio un premio speciale.


La sagra

Sagra dell’Uva di Cupramontana:
Storia, Tradizione ed Enogastronomia

La Sagra dell’Uva di Cupramontana, giunta alla sua 86ª edizione nel 2023, è un evento di rilievo locale, nazionale e internazionale.
La prima edizione della Sagra risale al 23 settembre 1928, è la più antica delle Marche, tra le prime in Italia.
L’evento da molti decenni ha una durata di quattro giorni e vive il suo momento culminante nella prima domenica d’ottobre.

La sagra idealmente si ricollega alle antiche feste dei Romani, richiamando rituali pagani come le Liberalia, le Vinalia e le Meditrinalia, celebrazioni vendemmiali dedicate all’uva e al vino. Ancora oggi, la festa onora il raccolto e la fertilità della terra, in questa zona particolarmente ricca di vigneti nel cuore della DOCG del Verdicchio.

La Fondazione Sagra dell’Uva, promotrice dell’evento, ha come principali partners il Comune di Cupramontana, la Regione Marche e la Fondazione Carifac ai quali si aggiungono le principali associazioni di promozione turistica ed enogastronomica del comune – Associazione Cupramontana Accoglie – che unisce più di 25 operatori dell’accoglienza turistica diffusa nel comune, Associazione Strada del Gusto -che raggruppa le 10 cantine cuprensi che fanno filiera completa nel territorio- e la ProCupramontana che promuove la cultura e le tradizioni locali.
Gli elementi caratterizzanti della Sagra dell’Uva sono la tradizione, la cultura e l’enogastronomia. Durante la manifestazione sono riproposti con calorosa accoglienza i balli tradizionali, come il “saltarello”, presentati dai gruppi folcloristici locali e i canti popolari, eseguiti da singoli o da gruppi di stornellatori accompagnati dai suoni di organetti e fisarmoniche.

Riveste un ruolo d’eccellenza “Il palio della pigiatura”, una gara di pigiatura eseguita con i piedi, come da tradizione secolare, che si disputa tra i rappresentanti dei comuni della zona di produzione del verdicchio DOC.

La sfilata dei carri allegorici o vendemmiali è il momento clou della domenica, in cui le contrade del paese presentano i loro carri realizzati dai giovani di Cupramontana, mettendo in scena di volta in volta temi della tradizione vitivinicola declinati con l’attualità politica, sociale o storica dal gusto esilarante.

Negli stand detti “capanne”, realizzati secondo la tradizione con arbusti ed edera, è possibile gustare i prodotti tipici della gastronomia locale e bere il rinomato Verdicchio di Cupramontana.

Durante le quattro giornate si susseguono concerti e spettacoli dal vivo, capaci di attrarre e soddisfare migliaia di persone con un’offerta musicale ricca e diversificata.

In preparazione all'evento, due momenti promozionali sono dedicati al Verdicchio:

“Il Grande Verdicchio”, quest’anno previsto per il 22 e il 23 settembre, è l’evento specifico dedicato alla promozione del nostro vino.
Da molti anni questa manifestazione riunisce a Cupramontana degustatori, giornalisti e appassionati per approfondire la conoscenza del simbolo della viticoltura marchigiana.
“Il Grande Verdicchio”, a testimonianza del profondissimo legame con le tradizioni popolari e contadine, ha segnato in questi anni importanti momenti di riflessione sui temi più attuali nel mondo del vino contemporaneo: l’evoluzione nel tempo dei grandi vini bianchi, l’abbinamento cibo/vino, il concetto di territorialità, la qualità intesa come confronto costante con altri territori/vitigni, il rinnovamento delle aziende grazie al contributo di una nuova generazione di vignaioli.
Negli anni si è vista la partecipazione di importanti firme del giornalismo italiano di settore: Fabio Giavedoni, Giampaolo Gravina, Sandro Sangiorgi, Monica Coluccia, Chiara Giovoni, Fabio Pracchia, Francesco Falcone e tanti altri.
Nell’ultima edizione è stato presentato un programma assolutamente innovativo: da un lato si è parlato dei legami di un vitigno con la sua zona di produzione (anche in relazione alla “creazione” di nuovi terroir e nuovi vitigni), dall’altro si è provato a scavare a fondo nell’idea di “genius loci” confrontando e mescolando vino e arte, natura e cultura.
Infine, è stato organizzato un convegno su un tema particolarmente vivo: il “Nuovo Regime Climatico” (come l’ha definito l’antropologo Bruno Latour) e il suo impatto sulla viticoltura marchigiana e sulle prospettive future per l’agricoltura italiana che riunisce degustatori e appassionati per esplorare il legame tra il vitigno e il territorio

“Il Premio Nazionale Etichetta d’Oro” è un concorso nazionale che celebra l’eccellenza delle produzioni italiane di vino, birra e distillati riservato alle aziende italiane del settore.
Quest’anno la XXX edizione del Premio si svolgerà Domenica 24 Settembre.
Come da tradizione sarà articolato in nove categorie, valutate da una giuria di qualità, e nove riconoscimenti: etichette per vini bianchi, etichette per vini rossi, etichette per vini rosati, etichette per vini spumanti, etichette birra, etichette distillati e liquori, premio speciale Mig CreArte in etichetta, premio speciale Mig innovazione in cantina.
Con questi riconoscimenti, il Comune di Cupramontana e La Fondazione Sagra dell’Uva intendono esaltare tutti gli aspetti che caratterizzano la produzione vitivinicola nazionale. Le etichette premiate sono esposte, nella sezione dedicata, all’interno del MiG (Musei in Grotta) e vanno ad incrementare il ricco patrimonio già esistente.

Cupramontana celebra con questa Sagra la sua tradizione, offrendo un'esperienza unica che unisce storia, cultura e sapori autentici.


FOLKLORE La storia di Cupramontana

FOLKLORE
La storia di Cupramontana

Il folklore ha il potere di raccontare la storia di un luogo; rappresenta l’anima autentica di una comunità, tramandata di generazione in generazione attraverso storie, canzoni, balli e rituali.

La Sagra di Cupramontana non è solo un’occasione per celebrare il vino pregiato della regione, ma anche un momento in cui il folklore prende vita.
Proprio come il vino Verdicchio ha un sapore unico che riflette il territorio marchigiano, così anche il folklore è permeato di influenze locali, storie di agricoltura e legami con questa terra.

Durante la manifestazione, sono riproposti con calorosa accoglienza i balli tradizionali, come il “saltarello”, presentati dai gruppi locali, e i canti popolari, eseguiti da singoli o da gruppi di stornellatori accompagnati dai suoni di organetti e fisarmoniche, costumi e coreografie.

Se siete appassionati di cultura, tradizioni e vino di qualità, non potete perdervi la Sagra di Cupramontana del Verdicchio!


I carri allegorici

L'Arte dei Carri Allegorici

La sfilata dei carri allegorici o vendemmiali è uno dei momenti più attesi della domenica, in cui le contrade del paese, rappresentate dai propri carri, sfilano per le vie del borgo.

Ogni carro ha un titolo e una storia sempre legati al Verdicchio, il re della Sagra dell’Uva!
I carri allegorici sono il simbolo della fantasia e della creatività dei giovani cuprensi.

Ogni carro è un’opera d’arte a sé stante, spesso legato alle tradizioni locali e alle storie della comunità.
Si mettono in scena di volta in volta temi della tradizione vitivinicola declinati con l’attualità politica, sociale o storica dal gusto esilarante.

Celebra l’arte, la cultura e l’energia di Cupramontana


La gara della pigiatura

L'Antica Arte della Pigiatura dell'Uva

La pigiatura dell’uva è una pratica enologica dalle radici antiche; questo processo rappresenta il metodo più tradizionale per estrarre il mosto dagli acini d’uva, che verrà successivamente utilizzato nella produzione del vino.

Durante la 86ª Sagra di Cupramontana del Verdicchio, uno degli eventi più attesi del sabato è senza dubbio “Il palio della pigiatura”.
Questa competizione coinvolge i rappresentanti dei comuni della zona di produzione del Verdicchio DOC.
La pigiatura dell’uva con i piedi nei tini rimane una delle immagini più suggestive ed evocative dell’antica pratica della vendemmia.
Questo gesto non solo ricordava un tempo di duro lavoro nei campi, ma rappresentava anche un’opportunità per la comunità di riunirsi in festa.

La pigiatura dell’uva è un momento di festa e di connessione tra generazioni, una tradizione intrinseca dell’annuale Sagra dell’Uva, a testimoniare il profondo legame della comunità con il suo patrimonio culturale e agricolo.
Vi aspettiamo a Cupramontana per vivere un momento simbolico di raccolta, celebrazione e condivisione!